Il padre non tiene mai i figli - Studio Legale Loveri

Il padre non tiene mai i figli: cosa fare?

“Il padre non tiene mai i figli” è una lamentela che le madri spesso portano all’attenzione degli avvocati per censurare il comportamento di quei padri che sempre più spesso trascurano il loro dovere di far visita ai figli dopo la separazione e il divorzio.

L’art. 155 del codice civile prevede che i figli debbano mantenere un rapporto continuativo con entrambi i genitori e questo significa che quest’ultimi, anche se separati o divorziati, devono adoperarsi per passare il proprio tempo con i figli.

I figli crescono e cambiano le situazioni familiari per cui si creano nuove famiglie, nascono nuovi fratelli e per questo i genitori dovrebbero adoperarsi affinché le attenzioni e le frequentazioni con i figli preesistenti non vengano meno, ma i dati statistici ci dicono che purtroppo i rapporti con il padre vanno spesso diradandosi nel tempo.

Il padre infatti si dimostra sempre meno disponibile a trascorrere del tempo con i figli, adottando innumerevoli scuse per giustificare la propria assenza: “devo lavorare”, “questo fine settimana non posso”, “ho problemi di salute”, “durante la settimana non posso”, “non mi hanno dato le ferie”, ..

Premesso che non si può obbligare per forza un genitore a stare con un figlio, perché si tratta di un obbligo di fare non coercibile, cosa fare quindi quando il padre non tiene mai i figli.

La separazione ed il divorzio hanno alla base degli accordi tra le parti o delle disposizioni del Giudice, che se la situazione cambia possono essere modificati.

Innanzi tutto sotto il profilo economico, per cui se è la madre a doversi occupare sempre dei figli o è costretta a pagare una baby-sitter, il sostegno economico del padre dovrà essere maggiore e quindi l’assegno di mantenimento per i figli potrà essere aumentato.

Se poi, ogni sollecitazione affinché il padre riprenda la frequentazione con i figli non è stata utile, allora sarà possibile rivolgersi al Giudice con un ricorso ex art. 709 ter c.p.c.

Con il ricorso si chiede al Giudice di verificare come viene esercitata la responsabilità genitoriale e, nel caso di gravi inadempienze che possano arrecare pregiudizio ai figli minori, come il protratto mancato esercizio del diritto di visita, il Giudice può:

  1. modificare gli accordi di separazione in tema di affidamento dei figli e mantenimento;
  2. ammonire il genitore inadempiente;
  3. disporre il risarcimento del danno a carico di un genitore nei confronti del figlio minore o a carico di un genitore nei confronti dell’altro genitore;
  4. condannare il genitore inadempiente al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria;

Il padre, quindi, se non potrà essere costretto a tenere i figli, dovrà in ogni caso assumersi ogni responsabilità, anche economica, conseguente.

 

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